Domenica sera a fine marzo,
Ieri sera l'orologio è cambiato. E mentre scrivo questo, fuori c'è ancora luce. Adorabile. Lentamente il sole scompare dietro le colline in lontananza. La sera sta calando, ma solo un po' più tardi di quanto fossimo abituati a fare negli ultimi mesi. Stiamo andando di nuovo nella giusta direzione. Personalmente trovo i primi tre mesi dell'anno un po' difficili. Dammi solo la primavera, l'estate e, in seguito, l'autunno. L'inverno non è una mia invenzione...
Ma che inizio di primavera totalmente diverso dal solito. C'è comunque un velo sopra. È solo un po' meno bello degli anni precedenti. Che miseria e tristezza per molte persone qui in Italia e anche nel resto del mondo.
Per molto tempo abbiamo sperato che ormai fosse più o meno finita. Che sarebbe - anche se terribilmente - breve e intenso, questo virus e il suo impatto. Ma ora vediamo che non è ancora finita.
Lo scorso inverno abbiamo lavorato molto duramente al nostro agriturismo. Tre nuovi bagni, nuovi muri, nuova illuminazione esterna, vere e proprie persiane al primo piano, il cortile è dotato di ghiaia fresca, 100 dei 500 ulivi sono stati potati di nuovo per anni, tutte le more sono state tagliate e molto altro ancora. In realtà siamo pronti a ricevere i nostri ospiti con orgoglio... com'è strano.
Speriamo davvero che da giugno tutto ricominci a funzionare, ma questa è una speranza. Solo che ancora non lo sappiamo. Tutto si basa su supposizioni. Ma dobbiamo, vogliamo e aspetteremo i nuovi sviluppi e accetteremo, rispetteremo e attueremo le politiche che il governo elaborerà. Siamo riusciti a spostare le vacanze prenotate per il pozzo di primavera. Ne siamo felici e stiamo facendo del nostro meglio. Nonostante questa situazione di forza maggiore, vorremmo essere creativi e flessibili.
Caldi sono i contatti con i nostri vicini e amici, non li vediamo ora, ma ci chiamano regolarmente con la domanda come va, ci piace anche chiamarci. Per esempio a Vasco, il nostro vecchio imprenditore edile. Com'è bello sentire che è ancora sano, proprio come la sua famiglia. Ha significato così tanto per noi, siamo arrivati ad amarlo e siamo un po' preoccupati per lui. E' vecchio e vulnerabile.
Manteniamo il coraggio, abbiamo fiducia e siamo grati.
Nel frattempo si è lentamente fatto buio, il fuoco a legna brucia di nuovo piacevolmente, domani un altro giorno!
